SCUOLA MEDIA INFERIORE
1a CLASSIFICATA
VENTO DEL NORD
BORGHETTI EDOARDO
MEDIA MANZONI IV RHO
Classe 2a
Commento:
«Questa è una poesia semplice, scritta con termini appropriati che coinvolgono il lettore , tanto da fargli provare le stesse sensazioni sentite dal poeta. A una prima lettura viene da chiedersi se sia solo un quadro impressionista fermato sulla carta da una penna attenta e sensibile o se ci sia dell’altro in questa poesia. E’ la chiusa , quell’ultimo verso: “…ho tanta nostalgia di un tiepido sole…” che coinvolge, fa pensare e suggerisce. Così, riflettendo su questi versi, non si può non afferrare lo stato d’animo di chi è stato annichilito, moralmente abbattuto da una cocente delusione.. .però non c’è abbandono e autocommiserazione, ma un ricorrere alla propria capacità interiore che ha bisogno di nuova luce e di un rinnovato calore. Questa è la grande capacità del poeta : l’affidarsi, per superare questo momento interiormente doloroso e quasi tragico, alla poesia, stemperando il suo stato d’animo nella nostalgia, intesa qui come un veicolo che riporterà inevitabilmente tempi migliori…in tutti i sensi.».
2a CLASSIFICATA
LA FANTASIA
la luna mi sorride,
le stelle mi parlano
e le nuvole creano disegni…
Domani il sole sorgerà
e nuovamente
con la mia mente,
salirò sulla vetta più alta,
toccherò con un dito il cielo
per vedere cosa c’è oltre l’azzurro…
PITACCOLO FABIO
MEDIA MANZONI IV RHO
Classe 1a
Commento:
«Questa poesia tocca una delle facoltà umane più importanti per il poeta che si appresta a scrivere dei versi. La fantasia è la scintilla che accende il desiderio di scrivere, la passione per la poesia, vista come sguardo diverso dall’ordinario che si rivolge alle cose. E’ così che un gufo pare guardarci, la luna sorriderci e le nuvole creare disegni. La fantasia permette, come ben afferma il nostro poeta, di salire verso le vette più alte, così come dovrebbero fare tutti gli artisti, cioè non essere mai soddisfatti di ciò che si è creato e cercare sempre di perfezionarsi con l’esercizio e con la voglia di guardare il mondo con occhio diverso, con sguardo profondo, con la mente sempre spalancata a nuove visioni.».
3a CLASSIFICATA
ARDEVA IL FUOCO ARDEVA
si muoveva verso l’alto.
diventava brace.
nient’ altro se non avanzi.
riprese…
PAPASODARO LAURA
MEDIA BONECCHI RHO
Classe 1a
Commento:
«Il poeta, in questa composizione, rivela una sensibilità vigorosa del suo animo gentile. Nel rievocare sentimenti e passioni elabora i versi in maniera precisa e sicura, quasi a volere scaricare quella tensione che continuamente coinvolge e travolge la monotonia e la noia quotidiana. Molto precisa la metafora della fiamma che arde e brucia e le scintille caricate di una voglia di varcare i confini terreni per vivere o costruire un mondo privo di amarezze. La poesia, ricca di immagini e simboli ancestrali, riflette la speranza che una scintilla vagabonda possa portare una luce nuova».
4a CLASSIFICATA
IL FIUME
silenzioso e imperturbabile,
trascinando con sé
l’anno trascorso,
ricco di
come ogni anno,
scivoleranno via simili
senza lasciare
alcuna traccia
fuorché
sempre chiara e nitida.
lasceranno il posto
ad un altro fiume,
pronto per essere riempito.
COPPA VALERIA
MEDIA MANZONI IV MAZZO
Classe 2a
Commento:
«L’autore immagina un anno della nostra vita come un fiume, silenzioso, imperturbabile, ma anche ricco di emozioni e avvenimenti. Al termine dell’anno, ecco, come velato perché ancora sconosciuto, l’anno nuovo, con le sue sorprese non sempre liete. Nel fiume affiorano dei ciottoli: sono le idee e i progetti non ultimati o solo abbozzati. Perciò scivoleranno via, mentre altri li sostituiranno; però essi vivranno nella memoria chiara e nitida di chi li creati. E così di anno in anno per sempre. Questa poesia è limpida come la luce mattutina, e affascina per la sua bellezza e la sua semplicità, E inoltre ricca di simboli permanenti: lo scorrere del tempo, il rinnovo della vita, l’arricchimento della memoria. Un grande BRAVO a chi l’ha scritta».
SCUOLA SUPERIORE 1a e 2a
1a CLASSIFICATA
LAGER
restare solo un sussurro
alla voglia di esistere.
Senz’animo
la polvere strugge
l’infondata speranza
del vivere.
dal fango
muore dell’uomo
la forza di essere.
SERRAO ALICE
LICEO CLASSICO C. REBORA
Classe IV ginnasio
Commento:
«Imporre ad altri una vita sprovvista dei valori umani, sommersa in una miseria morale, che offende ed umilia l’uomo é una delle peggiori crudeltà e malvagità. E’ una caduta “nel fango” che sommerge e annulla il tutto. La storia è colma di queste nefandezze, anche se questi patimenti e dolori molte volte hanno fatto nascere più forte e vero AMORE e LIBERTA’.».
2a CLASSIFICATA
GUARDA IN ALTO
sbocciati
e guarda in alto:
le nuvole saran scomparse.
CARELLA ALESSIA
Liceo Classico C. Rebora
Classe IV ginnasio
Commento:
«E’ una poesia delicata, particolarmente sentita che ispira il poeta e lo incalza, quasi a spronarlo a scrivere con ritmo continuo. E’ un canto all’ottimismo, alla gioia di vivere. Così per sottolineare maggiormente il suo messaggio, il poeta prende a simbolo i bambini per la loro capacità di sorridere e di meravigliarsi davanti alla manifestazione della natura. Il messaggio è chiaro: è l’invito ad alzare lo sguardo verso il cielo libero, la luce, l’infinito, a gioire della vita. Di contro i pessimisti, i “musoni” hanno sempre o quasi gli occhi abbassati ed esprimono negatività. Questa poesia ci dice che basta poco per scacciare i malumori, la scontentezza. Basta osservare ciò che ci circonda, godendo del lato positivo e migliore di ciò che accade “Guarda in alto : le nuvole saran scomparse” è un invito semplice, innocente, un poco ingenuo, ma proprio per questo più efficace e diretto.».
3a CLASSIFICATA
…HO PAURA…
Pensa a vivere intensamente il tuo ogg
… non avere paura d’essere te stesso:
un giorno ti pentirai di quello che
non hai potuto fare…
davanti ai tuoi amici:
forse capiranno quanto tieni a loro…
non avere paura di rimproverare i
tuoi genitori: a volte sei più “grande”
tu di loro…
Anche se sbagliate, le persone a te
care ti saranno sempre vicine…
la nostra vita necessita d’amore!
occhi le persone…
dei tuoi occhi…
è proprio per questa tua diversità che
sei speciale…
perché finché avrai persone che ti
vogliono bene…
… di temere…
SALERI TATIANA
LICEO ARTISTICO L. FONTANA
Classe 2a
Commento:
«La poesia, ricca di concetti e di riflessioni, rimarcati gli uni e gli altri dalle iniziali maiuscole delle parole simbolo e dai puntini di sospensione che indicano una pausa di riflessione, diventa messaggio positivo per i coetanei del poeta e momento di confronto con la società in generale. La composizione è meditativa, sofferta e, con quella sua originale trama, matura lentamente consentendo di trasmettere una cosciente, insistente e pacata espressione di sentimenti nobili che agitano l’animo.».
4a CLASSIFICATA
“LA MIA CARTELLETTA”
custodire i miei sogni
a portata di mano.
mi da sicurezza
ogni rattoppo è segno d
i un’intensa esistenza:
una caduta, uno strappo, una dimenticanza.
i colori vivaci dei giorni più belli e
morbide tecniche di trasparenza
per alleggerire la mia esistenza.
speranza e fiducia di un futuro splendente,
eppure diversa per le mie stravaganze.
Porta con sé le firme di amici,
le loro carezze, i loro sorrisi.
la mia cartelletta,
silenziosa e paziente sta là
di una creativa realtà.
GIUDICI ALICE
LICEO ARTISTICO L. FONTANA
Classe 2a
Commento:
«Questa poesia mi ha subito richiamato alla memoria un’altra poesia, ormai centenaria: “Odor di scuola” di Renzo Pezzani. Questo poeta visse la scuola come qualcosa di suo, di sacro, di misterioso. Così è di questa cartelletta, custode dei sogni tenuti a portata di mano. Non è uno scrigno segreto, ma l’inizio del progetto esistenziale del poeta. La cartelletta ha una vita intensa e perciò mostra i segni delle cadute, degli strappi; raccoglie fogli, righe, pennelli, i ricordi dei giorni più belli. In essa c’è l’anima del poeta, l’entusiasmo e la forza del suo presente e la speranza di un futuro splendente. In questa cartelletta vi sono inoltre le firme degli amici, le loro carezze, i loro sorrisi. Le ultime righe sono un capolavoro: “La tengo con me/ la mia cartelletta/silenziosa e paziente:/ sta là/ luce e armonia/ di una creativa realtà. E l’animo del lettore si riempie di un lirismo fatto di beatitudine».
Scuola superiore 3a – 4a – 5a
1a CLASSIFICATA
I SOPRAVVISUTI
fantasmi in un limbo senza fine
prigionieri di se stessi
colpevoli di essere nati,
elenchi telefonici
la sola identità
su osteoporosi croniche.
di crani rasati,
viaggiavano nella nebbia
vagoni di pupille perse nel nulla
come ultimi bagliori
di candele
morenti.
era stato
imprecò.
era: “il non ricordo!”
così, scelsero
la vita.
CURCIO AGNESE
LICEO SCIENTIFICO E. MAJORANA
Classe 3a
Commento:
«La composizione, con parole precise, fresche e chiare di rugiada, crea fin dai primi versi una drammaticità epocale non ancora pienamente rimossa dalle sensibili coscienze. Delicata e carica di affetto ed energia rispecchia una vita, quella del giovane poeta, portata verso i valori di sincerità e di solidarietà che vuole, però, viaggiare nel ricordo, nella storia di quelli privati “del diritto di vivere”: veri fantasmi che si fanno continuamente sentire attraverso la voce di altre esistenze quotidiane anch’esse sfruttate, tradite, violate e dimenticate».
2a CLASSIFICATA
VITA
Guarda, c’è una barca
che ride e saluta.
e si sfalda
mentre la barca sfugge via.
Guarda, guarda quell’uomo
Che ride e saluta, mentre la barca
impazzita
controllo,
L’uomo sì è voltato,
piangendo.
SPAIRANI STEFANIA
LICEO SCIENTIFICO C. REBORA
Classe 2a
Commento:
«La vita come una barca. La vita come l’onda che s’avvicina e si allontana. Così nei versi di questa poesia che si rincorrono l’uno con l’altro, si riprendono in disperati tentativi di rimanere connessi, così come i battiti del cuore si richiamano l’uno con l’altro per trattenerci in vita… Fragilità ben espressa dalla frammentazione di tutto il componimento. C’è una forza segreta che lega questi versi, c’è la parola del poeta che ci richiama a ripensare alle nostre mosse, a tutto ciò che facciamo. Siamo di carta, siamo fatti per affondare.».
3a CLASSIFICATA
TU, IO, NOSTRO
in una cornice di sogni
inorridisce l’osservatore.
sporcano di rosso l’erba
mossa dal vento che viene dal nord
nulla potrà cancellare.
urlare
per un figlio ucciso da sangue fraterno,
che si vendica senza fine.
che non è il mare scrosciante
contro le scogliere di Erin
ma è il mitra di un uomo
dimenticato dal mondo.
MORETTI DAVIDE
LICEO SCIENTIFICO E. MAJORANA
Classe 4a
Commento:
«Il dramma della guerra civile irlandese – forse oggi superata ma ben presente nella memoria di ognuno – viene ricreato con chiarezza e semplicità espressiva: lo scontro tra fratelli, simboleggiati da Caino e Abele senza più distinzione tra il buono e il cattivo, distrugge ogni sogno e riesce a trasformare in negativo anche qualsiasi bellezza naturale (la verde erba d’Irlanda, il vento, la pioggia); ciò che resta è non il rumore del mare ma il suono di un mitra di cui il mondo sembra voglia dimenticarsi, come per annullare l’orrore della guerra fratricida».
4a CLASSIFICATA
BEN TEMPERATO
la musica che hai in testa,
non puoi.
piedi andanti.
imposti dei limiti,
ma se ascoltassi invece di
suonare e basta,
capiresti di essere
la variazione sulla base
mentre tutti ti guardano
e qualcuno dall’alto
dirige l’orchestra.
ZAPPA BARBARA VALENTINA
ITIS CANNIZZARO
Classe 5a
Commento:
«In questa poesia viene ben evidenziato il vivere umano, il vivere di ognuno di noi che è coordinato da tante cose e percorsi. Solo attraverso una partecipazione attiva di tutti, fatta di passione e amore, potremo raggiungere l’intesa di tutti gli elementi per un buon vivere, trovando l’accordo per suonare la melodia, pur di diversi suoni, ma con un’organica relazione espressiva fra di loro».